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L'ENERGIA PARTE PRIMA

In fisica l'energia è definita come la capacità di un sistema di compiere lavoro, l’energia si misura in joule (simbolo: J) e corrisponde ad una massa per un’accelerazione (1 joule equivale a 1 newton metro, e in termini di unità base SI, 1 J è pari a 1 kg × m2 × s-2) Un joule esprime l'energia usata (o il lavoro effettuato) per imprimere ad una massa di 1 kg una forza di 1 newton, cioè un'accelerazione di un metro al secondo per secondo. La parola energia deriva dal greco energheia, e significa “azione efficace, capacità di agire”, in effetti questa potrebbe essere, una definizione più facile da capire: l’energia è la “capacità di far succedere qualcosa”, luce, calore, movimento sono tutte manifestazioni di energia.


Quando ci dimentichiamo accesa la luce chi paga la bolletta si arrabbia perché abbiamo “consumato” energia elettrica inutilmente. In realtà l’energia non si può consumare, possiamo solo trasformare ad esempio energia elettrica in luce e calore, ma alla fine la quantità totale di energia presente sarà rimasta costante (questo purtroppo non serve come scusa per non pagare la bolletta!!).
Il primo principio della termodinamica dice infatti che in un sistema isolato l’energia è una costante, cioè non può né essere creata, né essere distrutta, ma solo trasformarsi da una forma all’altra.
Facciamo un esempio: dopo 20 minuti che l’alunno dell’ultima fila chiacchera con il compagno di banco e gioca con il telefonino il professore di scienze perde la pazienza e scaglia un manuale di meccanica di 1200 pagine in testa al malcapitato alunno. Il professore (dotato di ottima mira) trasferisce energia dai propri muscoli al vocabolario che prima era fermo e poi si mette in movimento.
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Il vocabolario che vola per la classe possiede energia (energia cinetica) che viene trasferita al cranio del ragazzo che si deforma formando un bernoccolo (attrito e calore), ma da dove è venuta l’energia che ha mosso i muscoli del professore? La risposta è che l’energia era contenuta nello zucchero (glucosio) che l’insegnante ha bruciato per azionare i muscoli, a sua volta lo zucchero, ottenuto magari mangiando una mela, ha ricevuto energia dal sole che ha permesso la crescita dell’albero da cui il frutto proviene… Come vedete l’energia si è trasferita dal sole all’albero, dall’albero alla mela, dalla mela ai muscoli, dai muscoli al vocabolario, dal vocabolario alla testa dell’alunno. Tutto chiaro?
OK Controlliamo se è tutto chiaro
(FAI ATTENZIONE, inserisci sempre i termini scrivendo minuscolo)
In fisica l'energia viene definita come la capacità di compiere un (1), l'energia si misura in (2) (simbolo J). Un joule esprime l'energia usata (o il lavoro effettuato) per imprimere ad una massa di 1 kg una forza di 1 (3), cioè un'accelerazione di un (4) al secondo per secondo. La parola energia deriva dal greco(5) , e significa “azione efficace, capacità di agire”.
Il primo principio della termodiamica dice che l'energia non si può nè (6) nè (7) , ma si può solo (8) da una forma all'altra.
L'energia usata dal professore per lanciare il manuale è stata al principo prodotta dal (9).