Ecosistemi 6
Sviluppo sostenibile

(termini suggeriti)
1987, 1997, BIODIVERSITA', CAPACITA' DI CARICO, COSTANTE, DIVERSITA' CULTURALE, EFFETTO SERRA, GENERAZIONI ATTUALI, GENERAZIONI FUTURE, INESAURIBILE, PETROLIO, RICICLATE, RIGENERAZIONE, RINNOVABILI.
(FAI ATTENZIONE, inserisci sempre i termini scrivendo minuscolo)
Il concetto di sviluppo sostenibile è stato definito per la prima volta nel , la Commissione mondiale sull'ambiente lo definì come "uno sviluppo che garantisce i bisogni delle (2) senza compromettere la possibilità che le (3) riescano a soddisfare i propri". Una successiva definizione, è stata fornita, nel 1991, dalla World Conservation Union, che lo identifica come « ...un miglioramento della qualità della vita, senza eccedere la (4) degli ecosistemi di supporto, dai quali essa dipende ». Nello stesso anno Hermann Daly espresse una ulteriore e più precisa definizione:
  1. il tasso di utilizzazione delle risorse (5)non deve essere superiore al loro tasso di (6);
  2. l'immissione di sostanze inquinanti e di scorie nell'ambiente non deve superare la capacità di carico dell'ambiente stesso;
  3. lo stock di risorse non rinnovabili deve restare (7) nel tempo.
Nel 2001, l'UNESCO ha ampliato il concetto di sviluppo sostenibile indicando che "la (8) è necessaria per l'umanità quanto la (9) per la natura (...) la diversità culturale è una delle radici dello sviluppo inteso non solo come crescita economica, ma anche come un mezzo per condurre una esistenza più soddisfacente sul piano intellettuale, emozionale, morale e spirituale".
Gli ecosistemi naturali si reggono su due principi fondamentali: 1) tutte le sostanze chimiche (materie prime) vengono interamente (10), 2) l'unica fonte di energia usata è quella solare che è totalmente rinnovabile e quindi virtualmente (11). La civiltà umana del XXI secolo viola entrambi questi principi fodamentali. Nell'arco dei prossimi 50 - 60 anni l'umanità dovrà risolvere enormi problemi, come l'esaurimento delle riserve di (12) e i cambiamenti climatici legati all'(13). Il protocollo di Kyoto, ratificato nel (14) da 118 nazioni rappresenta un primo tentaivo d porre rimedio a questa situazione.