1.1 Phylum ARTROPODI
Gli artropodi costituiscono da soli più del 70% di tutte le specie di animali finora catalogate. Si caratterizzano per avere il corpo suddiviso in metameri (come gli anellidi), un esoscheletro, cioè un rivestimento rigido del corpo formato da chitina e possiedono numerosi arti e appendici, come antenne o chele.
Questo phylum comprende molte importanti classi, superclassi e subphylum, noi prenderemo in considerazione alcune delle più importanti
2.1 Phylum ARTROPODI Classe INSETTI
Questa classe rappresenta il più grande tra i raggruppamenti di animali che popolano la Terra, annoverando oltre un milione di specie. Solitamente hanno il corpo diviso in capo torace e addome, possiedono tre paia di zampe e alcune specie una o due paia di ali. Sono stati i primi animali a colonizzare le terre emerse (300 milioni di anni fa’) e i primi animali a sviluppare il volo.
Scarabeo Golia (Goliathus Cacicus)
2.2 Fortunatamente per noi vertebrati gli insetti non possiedono un efficiente apparato respiratorio e circolatorio, questo fa si che non possano raggiungere grandi dimensioni (al massimo 15-20 cm), in caso contrario sarebbero gli incontrastati dominatori della terra.
Lo Scarabeo Golia (Goliathus Cacicus) può arrivare a misurare 11-12 centimetri di lunghezza ed a pesare 80-100 grammi, ed è sicuramente l'insetto più grande del mondo.
Il bigattino, molto usato dai pescatori, altri non è che la larva della Mosca carnaria (Sarcophaga carnaria)
2.3 Durante la loro vita quasi tutti gli insetti attraversano varie metamorfosi, di solito da un uovo nasce una larva che ha un aspetto completamente diverso dall’adulto (come il bruco e la farfalla), la larva passa allo stadio di pupa (o crisalide) e poi finalmente allo stadio adulto
La bestiola (a sinistra nella foto sopra) non è uno strano alieno, ma una larva di Bombix mori, la farfalletta a destra. Magari non ha un bell'aspetto, ma produce per il suo bozzolo la pregiatissima seta.
I bozzoli del baco da seta prima di essere lavorati
In altri casi, come ad esempio per i grilli e le cavallette, dalle uova nasce una ninfa che poi si trasforma in adulto.
Nella foto a fianco una ninfa e un adulto di Acanalonia
2.4 Gli occhi composti degli insetti sono formati da centinaia o migliaia di singoli recettori chiamati ommatidi. Grazie alla loro estensione possono ricoprire un vastissimo campo visivo, le loro capacità visive però non sono paragonabili a quelle dei vertebrati, soprattutto perché manca un cervello in grado di elaborare le immagini. Alcuni insetti hanno anche altri occhi più piccoli oltre a quelli composti chiamati ocelli.
2.5 La classificazione degli insetti è complicatissima e in continua evoluzione, per chi vuole proprio fare il secchione ecco un elenco dei principali ordini.
Anopluri(comunemente chiamati pidocchi)
Blattoidei (i simpatici scarafaggi o blatte)
Coleotteri contano da soli più di 800.000 specie diverse!
Ditteri (mosche e zanzare), scuramente i più fastidiosi
Fasmidi i bellissimi insetti stecco e insetti foglia
Imenotteri (api, vespe e formiche) i più adattabili e i più temibili
Isotteri (termiti) insetti sociali che formano enormi colonie
Lepidotteri (farfalle) forse i più belli e spettacolari.
Odonati le elegantissime e veloci libellule
Ortotteri i saltellanti grilli e cavallette
Rincoti comprendono le antipaticissime cimici e insetti acquatici come i gerridi
Sifonatteri comunemente conosciuti con il nome di pulci... meglio non averli addosso!
Mantoidei uno dei più feroci predatori nel mondo degli insetti: la mantide religiosa
Dermatteri conosciuti anche con il nome di "forbicine"
3.1 Phylum ARTROPODI Subphylum CROSTACEI
Comprende granchi, gamberi, aragoste, scampi, ma anche alcune specie terrestri come il porcellino di terra (Armadillidium vulgare)
Odontodactylus scyllarus
Ocypode quadrata
3.2 I granchi ( Brachyura ) sono in particolare dotati di un robusto carapace (una corazza che protegge il corpo) e di due potenti chele; pertanto utilizzano quattro paia di arti per il movimento e le chele per difendersi e cibarsi.
Questa stranissima bestiola si chiama granchio ieti (kiwa-hirsuta)
3.4 Questo invece è l'artropode più grande del mondo. Si tratta del granchio gigante giapponese ( Macrocheira kaempferi ). Vive fino a 100 anni e l'apertura delle sue zampe può superare i 4 metri.
Palinurus elephas (Aragosta)
Purtroppo per loro i crostacei sono molto buoni da mangiare!
Nephrops norvegicus (Scampo)
3.5 Anche questo gamberetto è buono da mangiare, si tratta del krill. Questi piccoli crostacei costituiscono il cibo di balene, mante, squali balena, pesce azzurro e uccelli acquatici, sono in pratica una delle basi delle catene alimentri marine.
La pesca commerciale del krill è praticata nelle acque meridionali delle coste giapponesi.
La produzione globale ammonta a 150-200.000 tonnellate annue.
3.6 Questo simpatico crostaceo è il Paguro bernardo o Paguro eremita, è molto diffuso nel mediterraneo e si può trovare facilmente anche tra gli scogli di Cecina o Follonica. A differenza di altri crostacei il paguro non possiede un robusto carapace, ma "prende in prestito" le conchiglie abbandonate dei gasteropodi marini. Man mano che cresce abbandona la vecchia conchiglia per cercarsene una più grande.
Pagurus bernhardus
Uno stretto parente del Paguro bernardo è il Granchio del cocco (Birgus latro). Deve il suo nome al fatto che è in grado di arrampirasi sulle palme e rompere le noci di cocco con le sue chele.
Il granchio del cocco è molto curioso e intraprendente, se abitate nell'isola di Bora Bora ecco cosa potreste trovare la mattina quando portate fuori l'immondizia.