La classificazione degli esseri viventi

1.1 Gli esseri umani hanno da sempre avuto bisogno di catalogare e classificare le loro conoscenze. Nei nostri antenati primitivi questa era una cosa essenziale per la sopravvivenza. Saper riconscere ad esempio quali cose erano buone da mangiare o quali animali erano pericolosi poteva significare la differenza tra la vita e la morte.

Amanita caesarea
Molto buona da mangiare

Amanita phalloides
Mortale
Tra gli antichi sapiens, quelli capaci di riconoscere e classificare se la cavavano molto meglio degli altri e questa spiccata caratteristica si è mantenuta anche nei nostri cervelli "moderni" basti pensare a quante persone si appassionano nel "collezionare" gli oggetti più disparati.

I criteri della classificazione

2.1 All'inizio i criteri della classificazione erano molto semplici: "buono da mangiare", "non buono da mangiare", "pericoloso", "non pericoloso". Con il passare del tempo, gli uomini, sempre più intelligenti, hanno adottato criteri sempre più sofisticati.

2.2 CRITERI MORFOLOGICI
La forma o più in generale l'aspetto di un animale o di una pianta è stato forse il primo e il più ovvio dei criteri usati per classificare (criterio morfologico). Se si guardano tutti questi animali qui sotto è chiaro che, pur variando colori e proporzioni, hanno qualcosa in comune.

Anche le dimensioni di un animale non sono significative, è chiaro che pur variando molto in dimensioni questi due animali possono essere classificati nello stesso raggruppamento.
2.3 CRITERI FISIOLOGICI
La sola forma di un animale non è però un criterio sufficiente, ad esempio questa salamandra fa parte, al pari delle rane, della classe degli anfibi.
E' possibile stabilirlo in base alla fisiologia, cioè come funzionano i suoi organi e il suo organismo.
Al pari di tutti gli altri anfibi la salamandra respira attraverso la pelle e dalle sue uova che possono schiudersi solo in acqua, nascono delle larve, i girini, che solo in seguito si trasformeranno in adulti grazie ad una metamorfosi.
2.4 Le caratteristiche, tipiche di un gruppo di esseri viventi e che permettono di distenguerli da altri gruppi, si chiamano caratteri chiave. Ad esempio tutti gli animali che respirano attraverso la pelle e che hanno una doppia vita, nascono solo in acqua e poi possono vivere sia fuori che dentro all'acqua, appartengono alla classe degli anfibi. Gli anfibi fanno parte del phylum dei cordati e possono a loro volta essere classificati in diversi ordini, in base ad altre caratteristiche:

Anfibi senza coda.
Ordine Anuri
Rane, rospi, raganelle

Anfibi con la coda.
Ordine Urodeli
Salamandre e tritoni

Anfibi senza zampe.
Ordine Apodi
Animali piuttosto rari, spesso vivono in grotte.

altri criteri che possono essere presi in considerazione per la classificazione, sono.

2.5 CRITERI ETOLOGICI
cioè quelli relativi al comportamento di un animale.
La tigre (Panthera tigris) e il leone (Panthera leo) appartengono entrambi alla famiglia dei felini (felidi), oltre che per il loro aspetto però si distinguono anche per il loro comportamento. La tigre è un cacciatore solitario, mentre i leoni vivono e cacciano in branchi.

2.6 CRITERI GENETICI
Cioè quelli relativi al genoma (DNA) di un essere vivente. La genetica, cioè lo studio del DNA è un mezzo estrememente potente per scoprire ad esempio linee di parentela anche tra animali apparentemente molto diversi, inoltre grazie al DNA è possibile ricostruire anche l'albero filogenetico, cioè le linee di parentela che nel tempo legano una specie ad un altra, come ad esempio l'uomo e lo scimpanzé che derivano da antenati comuni.

2.7 CRITERI CITOLOGICI
cioè quelli relativi alle caratteristiche delle cellule di cui è composto un organismo, ad esempio i batteri, regno delle monere, sono caratterizzati da un tipo di cellula procariote (primitiva e priva di nucleo), mentre i protisti, come il paramecio sono caratterizzati da un tipo di cellula eucariote (più complessa e dotata di nucleo).

Dominio Bacteria
cellule molto semplici e primitive, prive di nucleo: cellula procariote
Nella foto batteri (Escherichia coli) fotogafati al microscopio elettronico. Sotto schema di cellula procariote.

Regno dei Protisti
cellule più grandi e complesse dotate di nucleo: cellula eucariote
Nella foto un paramecio (Paramecium aurelia ) fotografato al microscopio ottico. Sotto schema di cellula eucariote.



OK Controlliamo se è tutto chiaro
(FAI ATTENZIONE, inserisci sempre i termini scrivendo minuscolo)
Il primo criterio usato per la classificazione è stato quello relativo alla forma, un criterio cioè(1). La sola forma di un animale non è però sufficiente, spesso è più indicativo osservare come funziona l'organismo di un essere vivente, si usano cioè criteri (2). Le caratteristiche uniche e distintive di un gruppo di animali, vengono definite caratteri (3). Ad esempio tutti gli anfibi che appartengono al phylum dei (4) nascono soltanto in (5) e possono respirare attraverso la (6). Gli anfibi si dividono a loro volta in tre diversi (7) , gli anfibi privi di coda che si chiamano(8) , quelli con la coda che si chiamano (9) e quelli privi di zampe che si chiamano apodi.
Altri criteri di classificazione possono essere quelli relativi la comportamento, cioè criteri(10) oppure quelli relativi alla struttura delle cellule, criteri (11) . Ad esempio il regno delle monere comprende solo esseri unicellulari con cellule di tipo (12) , mentre i protisti sono formati da cellule di tipo (13)