LA NOMENCLATURA TRADIZIONALE
Perché diavolo il solfito si chiama solfito e il solfato solfato?
Sicuramente non starete più nella pelle per scoprire come mai ioni e composti apparentemete simili prendono desinenze diverse. Nella nomenclatura tradizionale tutto dipende dal numero di ossidazione, ad esempio, nello ione solfato lo zolfo ha numero di ossidazione 6, nel solfito 4 così come nel nitrato l'azoto ha numero di ossidazione 5, nel nitrito 3.
Nel caso di composti binari o di ossoacidi, quando un elemento, come ad esempio un catione metallico, compare con due numeri di ossidazione, si assegna la desinenza oso quando l'elemento si presenta con il suo numero di ossidazione minore, mentre si assegna la desinenza ico, quando presenta il numero di ossidazione maggiore. Ad esempio:
FeO (num. ossidaz. del ferro +2) ossido ferroso
Fe2O3 (num. ossidaz. del ferro +3) ossido ferrico
Qualche volta le cose sono un po' più complicate perché un elemento può presentare anche più di due numeri di ossidazione. In questi casi oltre alle desinenze oso e ico si aggiunge un prefisso ipo + desinenza oso per il numero di ossidazione in assoluto più piccolo e un prefisso per + desinenza ico per il numero di ossidazione in assoluto più grande. Ad esempio:
Cl2O (num. di ossidaz del cloro +1) anidride ipoclorosa
Cl2O3 (num. di ossidaz del cloro +3) anidride clorosa
Cl2O5 (num. di ossidaz del cloro +5) anidride clorica
Cl2O7 (num. di ossidaz del cloro +7) anidride perclorica
Se ad un ossido acido (ossigeno + non metallo) si aggiunge una molecola d'acqua si ottiene un ossoacido. Ad esempio: H2O + Cl2O => 2 HClO, in questo caso si usano stessi prefissi e desinenze.
HClO acido ipocloroso (numero di ossidazione del cloro +1)
HClO2 acido cloroso (numero di ossidazione del cloro +3)
HClO3 acido clorico (numero di ossidazione del cloro +5)
HClO4 acido perclorico (numero di ossidazione del cloro +7)
In generale negli ioni poliatomici derivanti da ossoacidi e nei sali si assegna la desinenza in ato quando l'elemento coinvolto presenta numero di ossidazione maggiore, ito, quando presenta numero di ossidazione minore. Se un elemento presenta più di due numeri di ossidazione si usa il suffisso per + desinanza ato per quello più alto in assoluto e il suffisso ipo + desinenza ito per quello più basso in assoluto. In pratica oso si trasforma in ito e ico si trasforma in ato. Ad esempio il cloro può formare quattro ioni poliatomici:
ClO- ione ipoclorito (numero di ossidazione del cloro +1)
ClO2- ione clorito (numero di ossidazione del cloro +3)
ClO3- ione clorato (numero di ossidazione del cloro +5)
ClO4- ione perclorato (numero di ossidazione del cloro +7)
che danno sali legandosi a cationi metallici
NaClO ipoclorito di sodio (numero di ossidazione del cloro +1)
NaCl2O clorito di sodio (numero di ossidazione del cloro +3)
Ca (ClO3)2 clorato di calcio (numero di ossidazione del cloro +5)
LiClO4 perclorato di litio (numero di ossidazione del cloro +7)
Dite la verità non è divertente?
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